Perché i Salentini si innamorano del salento. Testimonianza di un fuorisede.

Il blog che racconta il Salento, i suoi fantastici luoghi, le tradizioni e gli eventi!

Perché i Salentini si innamorano del salento. Testimonianza di un fuorisede.

Mi sono innamorato del Salento crescendo, ma già da piccolo sentivo un attrazione particolare verso questa terra che poi col tempo ho capito essere la mia.

Coltivare amore e prepararsi grazie alla scuola

Ricordo quando alle scuole elementari la maestra Marcella, insegnante di Geografia, teneva lezioni sulle regioni.  Ricordo che ci faceva ricalcare sul foglio lucido ogni regione, per poi incollare il lavoro sul quaderno, scrivendo le informazioni tecniche: la densità, i fiumi, le provincie. [😂]

Per la Puglia ci fu un attenzione particolare, non studiammo unicamente tutta la regione, la suddividemmo in due. Il Salento aveva bisogno di qualche nozione in più, di un approfondimento, di un foglio lucido a parte.

Sul Salento ci furono molti paragrafi: la cultura, il cibo, le tradizioni, insomma c’era tanto da sapere.

Ero un bimbo, non potevo capire il perché di tanta attenzione verso quella terra.

 Le scuole superiori

Le scuole superiori mi hanno dato la possibilità di conoscere gente nuova di altri piccoli paesi vicino al mio, e notavo che molti, rispetto a me, erano diversi, ma con qualcosa che ci accumunava che non riuscivo a capire cosa fosse.

  • Non tutti ascoltavano la musica Reggae, ma tutti adoravano i Sud Sound System;
  • Sui motorini truccati l’adesivo “Salento” era d’obbligo;
  • La suoneria del telefonino se non era “radici ca tieni” era comunque una hit del momento di qualche band salentina;
  • Tutti, e dico tutti, avevano in famiglia un fuorisede. Chi per lavoro, chi per studio. In Italia o all’estero, tutti avevano un fuorisede.

Ulivo del Salento

Ora sono un fuorisede, ho 24 anni ed oggi ho capito il motivo di quella scelta.

Perché casa tua devi conoscerla bene, perché quando vai via di casa, devi capire le differenze tra le persone, devi imparare a capire come pensano senza che ti cambino. Il rispetto è importante, senza distinzioni di culture. Bisogna trasmettere bontà perché prima o poi, ripaga sempre. Valori che con il tempo stanno svanendo ecco perché è importante professarli.

Non sono mai stato bravo a scuola [😝] ma la maestra Marcella aveva qualcosa di diverso rispetto alle altre, non era severa, era corretta. Ci preparava a quello che ci sarebbe aspettato dopo.

Prima di sapere cosa fosse la Geografia, ci insegnò a capire chi siamo e da dove veniamo, quali sono le nostre radici. Ci insegnò ad essere fieri di un qualcosa che molti non hanno la fortuna di avere: l’amore per la propria terra. Di non vergognarci se quello che per noi è scontato per altri è buffo, di guardare le persone negli occhi quando parlano, perché sono lo specchio di quello che ognuno ha dentro.

 

 -Che bella che era la maestra Marcella.-

#Diobenedicailsalento

 

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