Santa Cristina a Gallipoli: una festa di Passioni e credenze antiche

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Santa Cristina a Gallipoli: una festa di Passioni e credenze antiche

santa cristina gallipoli

Tutta la città di Gallipoli è in fermento per celebrare la sua Patrona e quest’anno i giorni di festa da 3 sono diventati 5. Scopriamo insieme il programma e soprattutto l’antica tradizione che Santa Cristina porta con sé.

Santa Cristina è Patrona di Gallipoli dal lontano 1867, anno in cui la città fu colpita da una terribile epidemia di colera che portò alla morte quasi 200 persone. La disperazione dei fedeli, le loro preghiere e l’incessante devozione per la Santa fecero, secondo la tradizione, cessare la malattia e quel giorno Santa Cristina fu proclamata Patrona di Gallipoli.

La Passione di Santa Cristina

Nell’antichità si usava tramandare a memoria le ‘Passioni’, ossia dei racconti molto suggestivi ma poco credibili dal punto di vista storico. La ‘Passione’ di Santa Cristina è giunta fino ai giorni nostri in diverse versioni, di cui vi riportiamo la più antica, risalente alla prima metà del V secolo:

Cristina, fanciulla di nobile famiglia, nacque a Tiro in Italia. Cristina era bellissima e molti la desideravano per moglie, ma i genitori rifiutavano ogni proposta di matrimonio, avendo deciso di consacrare la figlia al culto degli dèi; il padre, infine la chiuse in una torre con dodici ancelle e molte statue di idoli, d’oro e d’argento. Ma Cristina, istruita dalla Spirito Santo, aveva in orrore il culto degli dèi e gettava dalla finestra l’incenso che avrebbe dovuto bruciare in loro onore. […] Dopodiché Cristina spezzò gli idoli del padre e distribuì l’oro e l’argento di cui erano formati fra i poveri

La festa oggi

Ancora oggi la devozione è fortissima e la Festa di Santa Cristina è la più popolare della città. Quest’anno, in particolare, i giorni di festa sono diventati addirittura 5, mentre fino all’anno scorso erano solo 3.

luminarie di santa cristina gallipoli

Non mancheranno le suggestive luminarie di MarianoLight, i prodotti tipici come la Scapece e la Cupeta, le bancarelle e la pizzica, come vuole la tradizione. E a proposito di tradizione, c’è un’antica credenza ancora molto viva nel Salento e soprattutto a Gallipoli, legata al giorno di Santa Cristina.

Vietato fare il bagno in mare!

Il rapporto tra la Santa e il mare, per una città come la Perla dello Ionio appare scontato, eppure forse non tutti sanno che il 24 luglio una credenza popolare sconsiglia di fare il bagno. Ecco il motivo.

Santa Cristina è la protettrice della gente del mare, essendo Galllipoli una città marinara per eccellenza. Un’antica credenza raccontava che nel giorno a lei dedicato non si potesse fare il bagno perché la Santa portava la “steddha”. Questa leggenda risale al 1807, quando un bambino annegò proprio il 24 luglio e tutti considerarono il gesto una trasgressione, nel giorno totalmente dedicato alla Patrona.

Questa superstizione sopravvive ancora oggi e molte nonne gallipoline raccomandano ai nipoti di non entrare in mare per nessun motivo, mentre altri ricordano perfettamente altre morti per annegamento proprio il 24 luglio, quando il mare appare stranamente agitato e diverso dal solito.

Sarà forse per tutta questa suggestione, per le luci, l’aria di festa e tante cose buone da mangiare che la Festa di Santa Cristina incanta così tanto gallipolini, salentini e turisti da tutto il mondo. Non lo sappiamo, quel che è certo è che noi oggi il bagno non lo faremo, non si sa mai!

 

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