Castro: Riemerge l’altare della Dea Minerva
In uno dei luoghi più belli del Salento e della Puglia, a Castro, gli scavi hanno fatto riemergere un tempio che si può attribuire alla Dea Minerva. Non si tratta di una scoperta qualunque, ma dell’unico esemplare di altare monumentale in Puglia, in tutto e per tutto simile a quello dei templi greci.
Mentre si proseguiva con gli scavi , su concessione del Ministero e con la presenza della Soprintendenza è riemersa, ad un tratto, una struttura in blocchi squadrati ben lavorati lunga almeno 6 metri e larga due e mezzo. Gli addetti ai lavori hanno subito percepito che si trattava di un’installazione in cui avvenivano sacrifici in onore della Dea Minerva. Sono stati, poi, identificati anche una serie di reperti legati a questo rituale. Ossa degli animali sacrificati, oggetti offerti come ex voto.
Ma chi era la Dea Minerva?
Minerva è una divinità romana figlia di Giove e di Meti. Viene considerata la divinità vergine della guerra giusta, della strategia, della saggezza, dell’ingegno, delle arti utili (architettura, ingegneria, scienza, matematica, geometria, artigianato e tessitura), nonché inventrice del telaio e del carro e di altre cose. I suoi simboli sono il gufo, l’ulivo, l’egida e una lancia nuova. Nella mitologia greca è, invece, Atena.
Questo rinvenimento non è il primo. Ciò conferma l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale che coinvolge il Salento da secoli.
A tal proposito, il Sindaco di Castro , Luigi Fersini, commenta: “La nostra amministrazione farà tutti gli sforzi necessari affinché Castro abbia il ruolo che merita nel panorama dell’archeologia internazionale”.
La perla del Salento, già conosciuta e ammirata in tutto il mondo per i suoi favolosi paesaggi a picco sul mare, è determinata a puntare in alto anche in tema di studio delle civiltà e delle culture antiche che vissero o passarono per Castro, nel passato.
Dio benedica il Salento!