Pajare e caseddhi: scopriamo le costruzioni tipiche del Salento

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Pajare e caseddhi: scopriamo le costruzioni tipiche del Salento

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Tra le stradine di campagna del Salento, sarà capitato a tutti di notare alcuni elementi che caratterizzano il nostro paesaggio e che lo rendono inconfondibile. Ecco quali sono.

Gli ulivi secolari e contorti sono la prima cosa che risalta all’occhio di un passante. Tutti bellissimi, tutti diversi. Sono delle autentiche opere d’arte, per secoli alla base dell’economia salentina, che hanno dato da mangiare a tantissime famiglie. Ma alcune meraviglie sono anche merito dell’uomo.

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Un ulivo secolare

muretti a secco, ad esempio, che delimitano i campi coltivati. Da sempre sono utilizzati per rendere evidenti i confini tra un appezzamento e l’altro e sono realizzati con una maestria unica e inimitabile, tanto che nel 2019 potrebbero diventare patrimonio dell’Unesco.

Ma chi si trova a girovagare per le rosse campagne del Salento, non può fare a meno di notare anche un particolare tipo di costruzione, molto caratteristica: le pajare.

Le pajare salentine

Sono delle antichissime costruzioni realizzate in pietra, molto spesso di forma circolare. Ma, attenzione: non hanno niente a che vedere con i trulli. Questi ultimi, infatti, sebbene siano anch’essi un tipo di costruzione contadina, sono tipici, invece, della zona di Bari, in particolare della famosissima città di Alberobello.

Le pajare  in alcune zone del Salento vengono chiamate anche caseddhi  ed erano utilizzate dai contadini come rimessa per i loro attrezzi agricoli, in modo da non doverseli portare dietro ogni volta. Non solo: quando il lavoro nei campi era molto lungo e faticoso, i lavoratori potevano decidere di fare una pausa e riposarsi nella loro bella casetta in pietra. O ancora, in caso di cattivo tempo improvviso, potevano mettersi al riparo senza necessariamente dover tornare in fretta a casa.

Solitamente, le pajare erano molto povere al loro interno. Presentavano al massimo la predisposizione per un caminetto rudimentale e all’esterno una scala che conduceva alla sommità della costruzione. Nel Salento se ne possono ammirare talmente tante, sparse nelle campagne, che quasi non si nota più la loro presenza. Ma agli occhi di un turista di certo non possono passare inosservate.

Le più antiche pajare risalgono all’anno mille

 

Molte pajare nel corso dei secoli sono andate distrutte, molte altre, invece, hanno resistito e spiccano ancora fiere nelle campagne del Salento, tra gli ulivi. Altre ancora sono state ristrutturate e trasformate in strutture ricettive all’interno degli agriturismi e oggi sono richiestissime dai turisti.

Un’antica pajara divenuta struttura ricettiva

Le pajare sono un fiore all’occhiello della nostra cultura, ma la loro bellezza non è solo estetica. Esse rappresentano la nostra tradizione, il sacrificio dei nostri nonni e di tutti i contadini che hanno amato questa terra e la sua campagna!

Dio benedica il Salento!

 

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