Radio SantuCciao e la festa di San Sebastiano

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Radio SantuCciao e la festa di San Sebastiano

Radio SantuCciao

Con il primo sole di giugno la quarantena ci sembra un ricordo lontano, noi di Salento da Scoprire abbiamo trascorso l’ultimo periodo della fase uno e il primo della fase due a fare delle dirette (che potete vedere sulla nostra pagina Facebook) per capire un po’ come sarebbe stata l’estate che ci attendeva. Uno degli argomenti che più spesso abbiamo toccato è stato quello delle feste patronali

Le feste patronali: ci saranno o non ci saranno?

Di fatto è stata questa la domanda che ci siamo posti e che in tanti si sono posti perché in Salento le feste patronali sono molto di più di semplici feste di paese, sono un elemento di unione, un’esaltazione delle tradizioni, legate alla memoria collettiva e ai nostri giorni. E quindi davanti all’emergenza Covid 19, tutti ci siamo chiesti: quest’anno ci saranno o non ci saranno? Purtroppo no, non ci saranno, non ci saranno le bancarelle e le luminarie, non ci saranno i concerti di pizzica e quelli di cantanti più affermati.

San Sebastiano e Radio SantuCciao

Proprio in questi giorni Racale avrebbe dovuto festeggiare il suo santo patrono, San Sebastiano, conosciuto anche in dialetto salentino come Santu Cciao. Negli anni precedenti ho seguito questa festa patronale con curiosità e interesse perché è legata a Radio SantuCciao, una stazione radiofonica in diretta streaming che racconta la festa e avvicina anche chi si trova lontano dalla propria terra. La radio si fa voce dello spirito di festa di una comunità ed è organizzata da RacaleCam, un’associazione di ragazzi tra i venti e i trent’anni, che raccontano la festa di San Sebastiano, dandogli una veste più ironica e svecchiandola dalle concezioni a cui spesso siamo abituati.

Come nasce Radio SantuCciao

Il primo embrione di Radio SantuCciao nasce nel 2013 quando un gruppo di giovani decide, nell’ultimo giorno di festa, di intervistare i protagonisti dell’evento: il sindaco, il presidente del comitato festa e gli artisti chiamati ad esibirsi. Il primo seme di Radio SantuCciao è stato piantato così e dal 2014 è diventato una postazione fissa posta in piazza San Sebastiano, nel cuore della festa

Attorno a questo progetto l’anno successivo è stata fondata RacaleCam, un’associazione di promozione culturale che si occupa di promuovere e valorizzare le tradizioni culturali dei luoghi e in particolare di Racale.

E quest’anno?

Qualche giorno fa, aprendo Facebook, ho appreso con piacere che anche quest’anno Radio SantuCciao ci sarebbe stata anche se di fatto non ci sarebbe stata la festa. Radio SantuCciao è giunto quest’anno alla sesta edizione ed è riconosciuto dalla comunità come un’elemento caratterizzante e imprescindibile della festa, inoltre RacaleCam e la sua radio negli anni si sono fatte megafono per quelle aziende locali che hanno portato avanti l’idea di un prodotto di qualità, all’insegna delle tradizioni.

L’edizione 2020 di Radio SantuCciao è iniziata mercoledì e termina stasera, a partire dalle 23.00 sulla pagina Facebook della radio. Quest’edizione speciale è stata un’occasione per parlare di storia locale e per conoscere meglio le radici del culto del santo patrono di Racale ma anche per far conoscere le band emergenti, come già è stato fatto negli anni precedenti. A partire dalla mezzanotte di questa sera verrà trasmessa un’immancabile esibizione del Bolero di Ravel, tenuta dal maestro Fulvio Palese.

Non dimenticate allora di sintonizzarsi su Radio SantuCciao per l’ultimo appuntamento di quest’anno con ansia attenderemo fino a giugno 2021, questa volta però non potremo rinunciare alla festa patronale.

 

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