San Martino nel Salento: vietato interrompere la tradizione! [+ 3 consigli per cuocere le castagne]

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San Martino nel Salento: vietato interrompere la tradizione! [+ 3 consigli per cuocere le castagne]

san martino

Ci sono giorni, nel calendario di un salentino, che proprio non possono passare inosservati. Perché no, quesi giorni non sono giorni come gli altri. L’11 novembre è forse la festa più salentina che ci sia: San Martino! La tradizione si rinnova di anno in anno. Come festeggeremo? Ve lo raccontiamo in questo articolo, insieme ad alcuni consigli su COME CUOCERE LE CASTAGNE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE.

Potevamo restare in silenzio in occasione dell’evento che celebra la salentinità per eccellenza? NO. Non potevamo restare a digiuno di parole, come non possiamo restare a digiuno di salsiccia, capocollo, gnommareddhi (o turcinieddhi o mboti, chiamateli come volete). E poi ancora castagne, vino novello e così via. E allora anche quest’anno vogliamo spendere due parole per celebrare la festa San Martino e per darvi 3 CONSIGLI SU COME CUOCERE LE CASTAGNE che forse ancora non conoscete.

Un salentino fuorisede fa di tutto per trovarsi a casa l’11 novembre, ogni anno. E purtroppo, non sempre questo è possibile. Ma se sarà costretto a trascorrere un altro San Martino da fuorisede, state ben sicuri che non si farà mancare nulla: vino, grigliate e castagne anche in trasferta.

La tradizione di San Martino

La celebrazione di San Martino affonda le sue radici nel lontano 371, anno della morte del Santo. Da quel momento in poi, è stato un susseguirsi, nel corso dei secoli, di manifestazioni che soprattutto nel calendario popolare hanno assunto un’importanza legata alla vendemmia del vino.

“A San Martino ogni mosto diventa vino!”

è il proverbio che ogni nonno ha pronunciato almeno una volta, l’11 novembre. E non solo una volta al giorno.

Col tempo la celebrazione, da sacra, ha assunto l’aspetto di una festa popolare della buona tavola e del buon vino, una miscela di tradizione, cultura, realtà e leggenda, sacro e profano.

E nel Salento?

La festa di San Martino si celebra soprattutto al Sud. Sicilia, Campania, Puglia e tutte quelle regioni che, probabilmente, sentono più vicina questa ricorrenza, forse per l’attaccamento alla terra, alle tradizioni, alla vendemmia…

Nel Salento, come abbiamo già detto, è sinonimo di antichissima tradizione culinaria. Piatti tipici come pittule, caldarroste e vino rigorosamente della casa la fanno da padroni.

COME TRASCORRERE UN BEL SAN MARTINO IN 6 PUNTI

  1. Iniziare da subito a raccogliere adesioni di tutti gli invitati (e i soldi per dividere le spese 😜);
  2. Lasciare a casa vegetariani e vegani (non ce ne vogliano i nostri amici…);
  3. Per gli astemi, vedi punto 2 (si scherza, non siate permalosi 😉);
  4. Per una volta, niente ristoranti, si festeggia in casa;
  5. Vietato acquistare il vino, un bel fiasco del nonno va più che bene (anche più di uno…);
  6. Se la grigliata o la frittura non creano una nebbia degna della migliore Milano, lasciate perdere che non è per voi!

3 MODI SEMPLICI ED EFFICACI PER CUOCERE LE CASTAGNE:

Già costano un bel po’ e lo sappiamo bene, poi fin da quando siamo bambini ci hanno sempre detto che le castagne vanno cotte al fuoco e in una pentola bucherellata. Ma esiste un modo più sbrigativo e meno faticoso per gustare delle ottime caldarroste la sera di San Martino? Certo! E non solo uno, noi ne conosciamo 3. Leggiamoli insieme!

1. Microonde

Non ci credete eh? E invece sì. Anche il microonde può tornarci utile se abbiamo fretta, se non abbiamo voglia di sporcarci con il fuoco o se non abbiamo un camino o la pentola adatta. Prima di tutto bisogna incidere orizzontalmente le castagne nella loro parte più bombata.

Poi bisogna prendere due ciotole, mettere le castagne in una e versare un po’ d’acqua nell’altra. Inseriamo entrambe le ciotole nel microonde alla massima potenza per qualche minuto (massimo 5). Dopodiché ci basterà far asciugare le caldarroste in un sacchetto di carta per altri 5 minuti. Fatto!

2. Forno

Come sempre si inizia incidendo le castagne nella loro parte bombata. Stavolta, però, lo faremo disegnando una croce, come insegna il metodo tradizionale. Mettiamo ora le castagne in un pentolino con dell’acqua, facendole cuocere fino a che l’acqua non bolle. A questo punto, scoliamo le castagne e le posizioniamo in una teglia, che inforneremo a 220 gradi per circa 20 minuti.

3. Al Sale

Versiamo del sale grosso in una grande padella, fino a ricoprire tutto il fondo. Incidiamo le castagne nella parte bombata (una sola incisione orizzontale come per la cottura al microonde) e le mettiamo in padella. Lasciamole in cottura per una ventina di minuti. Appena saranno pronte le metteremo in una ciotola ricoperta da un panno e attenderemo 5 minuti. Pronte!

 

In questo articolo abbiamo scherzato, ci siamo impegnati anche a fornire qualche consiglio utile ma la cosa importante, a San Martino come in qualunque giorno dell’anno è sempre la stessa. DIVERTIAMOCI! Manteniamo vive queste belle tradizioni che con il lavoro, il tempo, gli impegni e gli anni che passano, rischiano di perdersi nel dimenticatoio.

Viva San Martino!

 

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