Specchie del Salento: cosa sono e qual è la loro origine

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Specchie del Salento: cosa sono e qual è la loro origine

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Le Specchie sono dei manufatti tipici del Salento e risalgono al Neolitico. Oggi sono considerate una delle principali caratteristiche della nostra terra. Scopriamo insieme di che si tratta.

Molto spesso, e questo non ci stancheremo mai di ripeterlo, il Salento è ricordato per il suo fantastico mare, le spiagge dorate e il sole. In realtà è molto molto di più. La nostra amata terra è ricca di storia, cultura, tradizioni antiche e luoghi fantastici che, spesso e volentieri, appartengono all’entroterra e non alla zona costiera.

Tra queste meraviglie da non sottovalutare, ci sono sicuramente anche le Specchie del Salento.

Cosa sono?

Le Specchie del Salento sono delle costruzioni realizzate a secco, con cumuli di pietre calcaree, che formano una sorta di torre. Le loro origini non sono molto chiare, ma gli esperti sostengono che esse appartengano all’era Neolitica, mentre altri ritengono che siano di epoca Messàpica.

Questi cumuli sono costituiti da pietre di diversa dimensione e possono raggiungere anche i 10 metri di altezza, sviluppandosi a forma di cono. Le possiamo trovare in prossimità delle spiagge, ma soprattutto in collina o nelle campagne disposte in altipiani.specchie

Le origini delle Specchie del Salento

Le Specchie rappresentano probabilmente la testimonianza tangibile della presenza di abitazioni rurali in epoca Neolitica (o Messàpica). In effetti ricordano i trulli e caseddhi salentini o i Nuraghi. L’origine del loro nome deriverebbe dal latino “speculum”, che significa “punto di avvistamento”. Infatti, servivano come posto di vedetta per controllare la zona.

Qualcuno ipotizza che le Specchie, in epoca antica, venissero usate per le sepolture, altrimenti non si spiegherebbero i ritrovamenti di interi corredi funerari intorno ad esse. Qualcun altro ancora ritiene che fossero adibite all’accumulo di acqua.

Dove possiamo trovare le Specchie oggi

Tra le più conosciute nel nostro territorio, oggi possiamo trovare le Specchie di Salve, in provincia di Lecce. Tra le tante, le più celebri sono: la Specchia Cantoro, la Specchia Spriculizzie e quella dei Fersini. Quest’ultima è la più grande.

Nella zona di Martano, invece, possiamo trovare la Specchia dei Mori, molto popolare per una serie di leggende che circolano attorno alla sua storia. Essa viene chiamata anche la “Segla tu demoniu”, perché si dice che al suo interno ci sia un tesoro, costituito da una chioccia e dodici pulcini d’oro, custoditi dal demonio. Un’altra storia afferma che i Mori, dei giganti che abitavano in quelle zone, un giorno costruirono una Specchia altissima, per poter raggiungere il cielo. Questa iniziativa non piacque agli Dèi, che fecero crollare la torre, seppellendo tutti quelli che avevano contribuito alla sua costruzione.

 

Ma le Specchie del Salento non sono solo queste che abbiamo appena descritto. In giro per il Salento ce ne sono molte di più. Che dite, andiamo a cercarle tutte?

Dio benedica il Salento!

 

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