Tavole di San Giuseppe: la tradizione è ancora viva a Otranto
Il 19 marzo, mentre in tutta Italia si celebra la festa del papà, nel Salento si preparano le Tavole di San Giuseppe. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
L’aspetto religioso è sempre presente nel Salento. Soprattutto quando si tratta di eventi tipici della tradizione e della cultura antica dei nostri nonni, da sempre molto devoti. Le Tavole di San Giuseppe, come abbiamo già accennato, oggi sono simbolo di ospitalità verso gli stranieri e i turisti, mentre un tempo rappresentavano la vera mensa dei poveri.
Questa tradizione, che affonda le sue radici in tempi molto antichi, col tempo è passata sempre più in secondo piano e a tratti è stata anche dimenticata, al punto che anche molti salentini ne ignorano l’esistenza.
Essa sopravvive ancora, però, in alcuni paesi dell’entroterra salentino, soprattutto nel versante Adriatico. Otranto, ad esempio, è uno dei principali centri in cui il culto delle Tavole di San Giuseppe è ancora molto sentito. 
L’origine delle Tavole di San Giuseppe
Da dove nasce la tradizione delle Tavole di San Giuseppe? Non si hanno molte notizie in merito, ma si pensa che esse richiamino la mensa di Pasqua preparata dagli Ebrei. Altre teorie sostengono, invece, che le Tavole rappresentino una sorta di riscatto per San Giuseppe, che in vita non ha ricevuto asilo, mentre cercava con Maria un riparo a Betlemme.
Come si preparano le Tavole di San Giuseppe
Le Tavole si preparano nelle case private in onore di San Giuseppe, per ricevere una protezione dal Santo, nel giorno della sua festa. Solitamente si tratta di lunghe tavolate, molto curate nell’allestimento, tant’è che molto spesso ci si mette al lavoro molti giorni prima, per poterle presentare al meglio il 19 marzo.
Dove è ancora forte la tradizione delle Tavole
Come abbiamo già detto, un tempo il culto delle Tavole di San Giuseppe era vivo in tutto il Salento. Ora, invece, sono solo alcuni i paesi che celebrano in questo modo il Santo. In particolare, essi sono:
Giurdignano, Poggiardo, Uggiano la Chiesa, Cerfignano, Cocumola, Minervino di Lecce, Casamassella, Otranto, Lizzano e altri piccoli centri, soprattutto nella zona adriatica.