“Ti la ‘mmaculata la prima Pittulata”: la ricetta delle Pittule salentine
“Ti la ‘mmaculata la prima Pittulata”. Recita così un antico proverbio salentino, perché le pittule si preparano e si mangiano per la prima volta nel giorno dell’Immacolata, come vuole la tradizione! Cibo semplice e gustoso. Viene preparato in diversi modi e con l’aggiunta di pochi ingredienti. Ecco la ricetta che vi proponiamo oggi. Le pittule: semplici o variegate, a voi la scelta!
Secondo la tradizione, le pittule dovrebbero essere mangiate per la prima volta durante la festa dell’Immacolata, come buon auspicio, per dare il via ad una ricca e prosperosa annata. Questi gustosi bocconcini non sono altro che “palline” di pasta lievitata fritte nell’olio bollente.
La ricetta tradizionale è a base di farina, acqua e lievito. Spesso, però, si aggiungono nell’impasto altri ingredienti, come il cavolfiore, le olive nere, il peperoncino, i pomodorini, “rape nfucate“(affogate in olio) e per la Vigilia di Natale, il baccalà lesso.
Vediamo insieme ora la ricetta ma sappiate che potrete aggiungere qualsiasi ingrediente(oltre a quelli base) per gustare le pittule nei gusti che più preferite.
INGREDIENTI (circa 45-50 pittule):
- 500 gr di farina 00
- 12 gr di lievito di birra fresco (oppure 3,5 gr di disidratato)
- sale grosso mezzo cucchiaio
- 375 ml di acqua tiepida
- Olio di semi per friggere q.b.
PROCEDIMENTO e PREPARAZIONE:
- setacciate la farina in una ciotola, fate al centro una fontana e scioglieteci il lievito di birra con poca acqua tiepida.
- Sciogliete nell’acqua rimanente il sale grosso e versatela a filo, poco alla volta sulla farina. Impastate con le mani per ottenere un impasto molto morbido e colloso, se necessario aggiungete altra acqua.
- Dividete l’impasto in due parti quindi mettete subito uno di essi in una ciotola, coperta da un foglio di pellicola, e lasciate lievitare in forno spento con la luce accesa per circa 2 ore.
- Nel caso in cui voleste aggiungere altri ingredienti : tagliate le olive verdi e nere a rondelle e aggiungetele all’impasto rimasto. Amalgamate bene gli ingredienti quindi mette anche questo a lievitare in forno spento coperto da pellicola.
- Quando i due impasti avranno raddoppiato di volume, predisponete sul fuoco una pentola capiente con abbondante olio di semi per friggere le pettole.
- Appena l’olio avrà raggiunto i 180° (potete utilizzare un termometro per misurare la giusta temperatura), con un cucchiaio prelevate poco impasto alla volta, bagnate un dito in poca acqua e fate scivolare con esso dal cucchiaio la pallina di impasto direttamente nell’olio, in modo da creare i caratteristici gambi.
- Continuate così fino a che non avrete terminato prima l’impasto con le olive e poi quello semplice (o il contrario): le pettole devono essere belle dorate da entrambi i lati, quindi in cottura giratele con una pinza.
- Toglietele dall’olio e fatele scolare su carta assorbente: quelle alle olive saranno già pronte per essere mangiate così come quelle semplici.
Adesso non vi resta che gustarle con la vostra famiglia ma… ATTENZIONE:
Le PITTULE sono come le ciliegie: una tira l’altra!
Dio benedica il Salento!