Menunceddhra, cummarazzu, pupuneddhra: i mille nomi del Carosello pugliese [lista completa]

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Menunceddhra, cummarazzu, pupuneddhra: i mille nomi del Carosello pugliese [lista completa]

carosello pugliese

In questo articolo vi presentiamo la storia, la tradizione e TUTTI I NOMI di un ortaggio 100% pugliese. Scopriamo insieme il carosello.

Da me si chiama cummarazzu e per anni non ho conosciuto altro nome per descrivere il celebre carosello pugliese, impossibile da trovare in altre zone d’Italia, se non in pochi ricercatissimi supermercati e negozi ortofrutticoli.

Cos’è

Non è solo il suo nome a essere misterioso e vario (cambia quasi da un paese all’altro della Puglia) ma anche la sua descrizione non risulta semplicissima a chi vuole raccontarlo a un amico non pugliese.

Dal dialetto si potrebbe tradurre come “cocomero” ma per noi salentini il cocomero è l’anguria; potremmo quindi definirlo “cetriolo” ma i cetrioli solo diversi, più amari e meno digeribili (perché contengono cucurbitacina). E allora da dove salta fuori il carosello?

In realtà è un ortaggio tipico tra i più antichi della Puglia e appartiene alla specie Cucumis Melo L., viene consumato durante i pasti insieme o in alternativa alla frutta ed è molto apprezzato sia dai pugliesi che dai turisti che, dopo averlo conosciuto, sanno di non poterlo trovare una volta tornati a casa.

Le origini

L’origine del carosello è antichissima e risale almeno al 1600 (zona di Gravina) mentre si narra che intorno al 1833 venisse consumato nel seminario di Otranto durante l’estate. Qui venivano chiamati poponelle.

Esistono due diversi ecotipi di pianta: il carosello e il barattiere, molto simili per tanti aspetti ma differenti per alcune piccole caratteristiche come la forma, la dimensione e la composizione.

Essendo originario del periodo in cui la Puglia era suddivisa in città-stato, si sono sviluppati, nei secoli, diversi nomi per chiamare il carosello, diversi appunto in base alla città-stato di provenienza. Ed è per questo che oggi sentiamo parlare di cummarazzo, menunceddhra, spuredda e così via (scorri in basso per leggere tutta la lista dei nomi).

La regione Puglia ha inserito l’ortaggio nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) italiani e per questo è considerato uno dei prodotti tipici pugliesi, coltivato durante la bella stagione e consumato, quindi, da maggio ad agosto.

Le proprietà del carosello

I caroselli sono ortaggi poco zuccherini, hanno pochissime calorie e non contengono sodio. Per questo sono consigliati per chi soffre di ritenzione idrica, ipertensione e diabete.

Sono ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti e sono molto più digeribili, come abbiamo già detto prima, dei cetrioli tradizionali. Tutte queste caratteristiche rendono il carosello un ottimo digestivo che, però, può essere consumato in qualunque momento della giornata e non solo a fine pasto.

Veniamo ora al punto più interessante dell’articolo, la lista di tutti i nomi (o almeno, tutti quelli che siamo riusciti a reperire) con cui viene indicato il carosello pugliese.

I nomi

  • carusella
  • carusidd
  • casorello
  • cianciuffo
  • citrulu
  • cocomerazzo
  • cocomero
  • cocomero pugliese
  • cucombere
  • cucumbrazzu
  • cucummarazzu
  • cucummerazzu
  • cumbarazzu
  • cummarazzu
  • cucumeddhra
  • manunceddhra
  • meloncella
  • melone insipido
  • melongedda
  • metriolo
  • miloncia
  • minunceddhra
  • mulinazzo
  • paddotta
  • paddotto
  • pagghiotta
  • pagnottella
  • peponcina
  • popone insipido
  • poponessa
  • pulusadda
  • pupuneddhra
  • scattone
  • scupatizzo
  • sopraguardo
  • spuredda
  • spureddhra 

 

 

 

 

 

 

 

 

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