Pasqua in quarantena : riscopriamo insieme le tradizioni salentine

Il blog che racconta il Salento, i suoi fantastici luoghi, le tradizioni e gli eventi!

Pasqua in quarantena : riscopriamo insieme le tradizioni salentine

Pasqua si avvicina e per tutti sarà una Pasqua nuova, mai vissuta prima a causa del Coronavirus e della quarantena necessaria per sconfiggerlo. Passeremo la Domenica pasquale  e la tradizionale “Pasquetta” a casa :  chi da solo, chi con i propri genitori e chi con i propri figli. Non ci sarà il tradizionale pranzo pasquale che ci unisce ai nonni, agli zii e ai cugini e non ci sarà la tanto aspettata e spensierata “pasquetta” orgnizzata in due giorni (se sei fortunato)con gli amici di sempre.

Ma questo non ci deve rendere tristi,perchè tutti i sacrifici ai quali siamo sottoposti in questo periodo non saranno vani ma serviranno a sconfiggere il virus invisibile che ha già portato via troppe persone in tutto il mondo.

 Proviamo a distrarci un po’ riscoprendo le tradizioni pasquali che rendono la nostra amata terra unica.

Il  Salento, si sa, è ricco di tradizioni e molte delle più suggestive sono proprio  quelle che accompagnano questo periodo : la  Settimana Santa. Il Giovedi Santo segna l’inizio del Triduo pasquale, tutte le messe non vengono annunciate dal suono delle campane, ma de quello delle “trenule” o trozzule, in alcuni casi anche accompagnate da un corno. Dopo la celebrazione dell’ultima cena, nelle chiese si realizza  il sacro sepolcro con candele, simboli tipicamente pasquali, fiori bianchi e il “sabburchi” (grano bianco tipico ornamento dei sepolcri).Dopodichè ha inizio la veglia e le strade si colmano di fedeli che a piedi visitano i “sepolcri” venerandoli.

trozzule

trozzule

sabburchi

Durante il  Venerdi Santo invece si svolgono le suggestive processioni del Gesù morto accompagnato dalla Madonna dell’Addolorata. Ogni paese esegue la propria processione  ed in alcuni centri della Grecia Salentina la passione di Cristo viene realmente rappresentata.In questo periodo inoltre è prensente per i vicoli  la “Caremma” una vecchietta vestita di nero con un’arancia o un pesce in mano e sette penne infilzate. Questo personaggio  sancisce l’inizio del periodo di penitenza e di astinenenza(periodo quaresimale) e viene appesa per le strade delle città il Mercoledi delle ceneri. Ogni Domenica le viene sfilata una penna fino ad arrivare al giorno di Pasqua durante il quale verrà,infine, bruciata.

caremma

caremma

agnello in pasta di mandorla

agnello in pasta di mandorla

 

Con la Pasqua del Signore ,a tavola vengono realizzati primi piatti come la gustosissima pasta al forno e secondi piatti a base di carne come l’agnello cucinato al forno con le patate o i gnommareddhri, ovvero spiedini di interiora d’agnello cotti alla brace. L’uovo ,simbolo per eccellenza di questo perido, è utilizzato per la preparazione dei dolci pasquali. Il dolce più  diffuso è ancora oggi la “Cuddhura” un grosso pane a forma circolare contenente molte uova sode con il guscio, rigorosamente in numero dispari.

SIMBOLO DI FECONDITA’

Solitamente questo pane veniva  regalato dalle ragazze  ai rispettivi  fidanzati il giorno della Resurrezione. Le cuddhure, poi, venivano portate in chiesa il Sabato Santo per essere benedette e consacrare così l’idea e il valore della fecondità.  Altri dolci semplici erano la “pupa” (bambola) e il “caddhruzzu” (gallo). Un altro dolce tipico della tradizione pasquale salentina e di profonde radici religiose è l’agnello o il pesce in pasta di mandorla. (qui la ricetta https://www.salentodascoprireblog.it/agnellino-di-pasta-di-mandorle-la-ricetta/

cuddhura

cuddhura

pupa e caddhruzzu

pupa e caddhruzzu

Riguardo al giorno di “Pasquetta” da sempre per i salentini è il giorno in cui ci si immerge a contatto con la natura, nei prati, al mare, nelle campagne dando vita ad un ricco pic-nic o ad una bella grigliata in famiglia o tra amici.

Inutile negare che tutto questo ci mancherà ma ora più che mai dobbiamo essere positivi mangiando l’uovo di cioccolato comodamente seduti sul divano di casa nostra e preparando dei piatti prelibati della nostra tradizione per noi stessi,per i nostri figli o per i nostri genitori! In fin dei conti è questo ciò che conta veramente!

E mi raccomando,non fate i furbetti…..rimanete a casa!

BUONA PASQUA E BUONA CASA A TUTTI E A TUTTE VOI! ù

 

 

 

 

 

 

 

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